16 Luglio 2008..... questa mattina sono
andato a pescare, sveglia alle 4:30 appuntamento in banchina 5:15.
L'aria frescolina e piacevole......Si carica tutto il necessario esca lenze e si
parte....
aurora sulla giannella........
Soffia un leggero venticello di grecale, segno della probabile buona
giornata. intanto mettiamo di poppa l'argentario, mentre il sole prova a fare capolino. La paura di incontrare il mare mosso in scaduta di maestrale una volta scapolata la punta è
sparita
Dunque dicevo, il mare è calmo ma non piatto comunque di fronte a me scorgo
un gommone con sette persone a bordo non è uno sbarco di clandestini, ma bensì dei pescatori del viterbese che fanno rotta su capel rosso. Ad un tratto i miei denti si stringono, il mio amico ed
io ci guardiamo e pensiamo "mi sà che ci vogliono fregare il posto". Aumento di 100 giri il motore e lo porto a 3400 con una velocità di crociera di 23/24 nodi ed ecco che a poco a poco i miei
denti si allentano in un bel sorriso.
Ogni secca ha il suo punto previlegiato e noi siamo i primi
Intanto il sole stà illuminando Giglio Porto.....
Una volta arrivati sul punto da me segnato sul gps (global position
sistem)caliamo l'ancorotto legato con una cimetta in testata per consentirne il discaglio in caso di afferratura. Il mio amico già nota che la corrente è favorevole, quindi ci gasiamo
ulteriormente. Sì perchè a Capel rosso tutto dipende dalla corrente. Prima di iniziare la pesca ci prendiamo qualche minuto per contemplare il panorama, stamani si vede anche la Corsica oltre a
Montecristo.........
Ci siamo ancorati su un fondale di 34 mt ma con 50/60 mt di cima arriviamo
su un fondale di circa 70 mt.
una volta preparate le canne da pesca facciamo una scia di brumeggio con le sarde, che da noi
si dice prumeggio con le sardelle. Le vediamo brillare mentre piano piano spariscono nel profondo blu del mare. L'ecoscandaglio ci ha avvisato di presenza di pesce a mezz'acqua, saranno Tanute o
Palamite?? Non passa molto tempo che una delle due canne si piega e il cicalino inizia a fischiare, con un sobbalzo mi accingo a ferrare il pesce. Sembra dalla fuga una palamita, ma poi mi
accorgo che la fuga dura un pò troppo...........E' lei sua maestà la Ricciola, chiedo al compare se è il caso di inseguirla
o se è il caso di "forzarla", mi risponde "proviamo". Passo la canna al mio amico e sciolgo la cima dell'ancora legandoci una boetta (tanichetta). Intanto la furba si è presa 200/250 mt di filo,
cerchiamo di arrivarla di recuperare filo. Già sappiamo che l'impresa è quasi impossibile per il fatto che il filo è sottodimenzionato alla potenza della "Signora", ma ci proviamo lo stesso.
Intanto lei fa le fughe sulle secche circostanti perchè si sente infastidita dal rumore del motore e da qualcosa in bocca che gli tira e che non riesce a mandar giù. Passa più di un ora e ci
accorgiamo di perdere tempo prezioso per altri pesci, decidiamo quindi di forzare ulteriormente. Nel frattempo i "Clandestini" sono arrivati e già stanno
pescando..........
Forzando ulteriormente speriamo che il pesce si strozzi, ma in realtà ce la
sputa. Una palamita di 5 kg già un pò digerita e con un bel taglio su un fianco....decidiamo di farci prumeggio. Ritorniamo sul posto ricaliamo le lenze e pasturiamo......Questa volta mettiamo
una lenza più adeguata e ci anneschiamo un calamaro morto da un kg. Nonostante un ventarello di grecale il sole si fa sentire e ci mettiamo in costume. Non passa molto tempo e sentiamo il rumore
del cicalino di nuovo la canna che si piega, ma non è quella del calamaro. L'adrenalina che sale il mio amico sferra un salto prende la canna e da un a bella ferrata, ci accorgiamo a breve che è
sempre lei, si stà pappando un'altro pesce.
Stavolta decidiamo di forzare subito, gliela togliamo di bocca 4 volte, io suggerisco all'amico di tirare sù piano perchè la bestia è
attratta dal movimento di fuga e così fà. Tutto ad un tratto ci affacciamo e vediamo che vicino alla palamita assomma una ombra enorme è lei una Seriola di almeno 40kg. Diamo un grido "GUARDA GUARDA CHE BESTIA".... bellissima fà due giri intorno all'esca, poi sparisce nel blu. Iniziamo ad agitarci a ragionare in che modo
possiamo fregarla, decidiamo di innescare una nuova palamita appena presa. Il vento di grecale si stà affievolendo e sappiamo che cambierà la corrente. Lo scandaglio tace immaginiamo che le
palamite abbiano paura del "mostro", infatti la mia teoria è quella che la ricciola stia sul fondo e appena vede allamata una palamita quindi in difficoltà si scaglia per papparsela....Alzo gli
occhi e vedo due imbarcazioni da pesca con la prua che si dirigono verso di noi, Siiii sono degli amici, uno di infanzia G*******no e gli altri conoscenti. Questo birbante mi passa a 2 mt dalla
prua, ci salutiamo come al solito e gli scatto alcune foto.....
Il colpo del mare ci sferra l'ancora e siamo alla deriva...tocca
ritirare su le lenze e l'ancora.............
Una volta ri ancorati, vediamo il gommone dei "clandestini" che molla tutto e parte con la bestia attaccata è la loro volta.....
Intanto noi pasturiamo, l'esche stanno andando quasi a picco sul fondo allora mettiamo dei galleggiantini di polisterolo per allontanarle dalla barca il venticello di
grecale calma....mmmh speriamo la corrente regga. Nel frattempo due falsi allarmi il cicalino suona ma non si allamano. Mentre il sole ci stà cuocendo noi parliamo del possibile sistema per
ripescare la ricciola....si perchè alcuni anni fà l'abbiamo pescata una di 47 kg propio lì con un calamaro morto. Questo suo parente sembra più furbo. Ecco: che dolce udire il mulinello!!
stavolta suona sulla mia canna, ferro e tiro senza fretta....catturiamo una bella palamita che supera appena i
5 kg
Intanto il gommone non si vede più è sparito dietro la
punta..........
Altre piccole imbarcazioni danno fondo, ma la corrente inizia a cambiare
anche perchè si leva un ventarello di maestrale: è un momento di stasi tutto tace. Ad un certo punto vediamo il gommone che ci viene incontro....ci punta la prua pensiamo subito "l'hanno presa
vengono a farcela vedere". Quando sono vicini però accostano e io gli domando com'è andata.......un pò tristi mi fanno segno che si è rotto il filo.......Ci fingiamo dispiaciuti. (possiamo così
andare al lavoro tutta la settimana pensando come catturarla)
Ci accorgiamo che la corrente cambia direzione e diventa insostenibile la barca ancorata sembra in movimento, qualche piccolo natante sferra, decidiamo di andare a fare
il bagno. Ci mettiamo a ridosso sottocosta, scatto qualche foto.....
L'acqua cristallina color smeraldo è invitante, riesco a vedere il fondo a
20mt, la costa del Giglio è a picco il fondale scende rapidamente e si vedono caverne e spaccature nella roccia. Fare il bagno non propio sotto costa mi inquieta un pò. l'Isola del Giglio è
costituita quasi esclusivamente da granito, praterie di posidonia, meravigliose gorgonie, coloratissime spugne e pesci di ogni genere, un vero e proprio patrimonio
naturale.
Vedo un signore che sembra mimetizzato sul bagnoasciuga sembra salutarmi,
ma non riesco a riconoscerlo, certo che ha un bel bottino...
Il sole picchia, l'acqua è calda prendo la rincorsa e splasce! una
bella sanguzzata(tuffo di testa)...ahh beeene un pò di refrigerio.
Durante il pranzo (panino tonno e pomodoro, macedonia e un buon caffè con schizzo) ci sentiamo osservati....
I gabbiani ci osservano non sò se per mangiare o per difendere i
loro nidi..
Dopo "pranzo" decidiamo di andare a vedere se la corrente è cambiata, passiamo davanti al Forone, credo così si chiami, dal quale stanno uscendo tre
gabbiani...
ma la corrente scorre più forte di prima, decidiamo di concludere la
giornata. Ogni volta che facciamo ritorno allo Scoglio (Monteargentario) per un attimo ci voltiamo
a salutare CAPEL ROSSO ringraziandolo....
Totale della pescata 1 palamita di 5
kg...d'altra parte non è che se ne possono prendere 5....èh!!
PS: per la Ricciola " Tanto prima o poi t'acchiappo ho un posto vuoto nel quadro"....ehehhe
Foto di repertorio...